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Questo sito vuole ricordare l’attività di Italo Mataloni. Troverete una galleria di immagini di alcune tra le sue opere rimaste, e delle recensioni a lui dedicate.

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ITALO MATALONI
ITALO MATALONI

Federico Orlando

da “Il Globo” (06.02.1972)

“L’impressionismo di Italo Mataloni”

...c’è in Mataloni quasi una concezione crociana del passato.

 

Noi siamo prodotti del passato, diceva Croce, e viviamo immersi nel passato. Per creare la nostra nuova azione senza uscire dal passato non v’è che il pensiero, che non rompe col passato, ma lo converte in conoscenza.

 

Bisogna risolvere il passato in una proposizione di verità, che sarà la premessa ideale per la nostra nuova azione e nuova vita.

 

Così le statue sono uomini e gli uomini possono diventare statue. Gli eroi e gli uomini convivono talvolta nella medesima tela: e dove gli eroi crollano (pensiamo al quadro “Termopoli”) e gli uomini si affiancano agli eroi (pensiamo a “La carne del marmo” o ad “Arlecchino alle Terme”) c’è ugualmente un senso di serena malinconia per il destino umano, riscattato tuttavia dalla austerità, che è il modo d’essere dell’uomo consapevole di fronte all’esistenza e dell’artista di fronte al suo impegno.

 

Così, fra tanto sbracamento ideologico e sperimentale, eccoci di fronte a una concezione aristocratica non della condizione, ma della dignità umana.

 

Statua o carne, eroe o uomo, l’individuo è visto da Mataloni non con rabbia sociale, ma con filosofica forza: la forza di chi, avendo davanti a sé chiaro il paesaggio della storia umana, scorse, attraverso il susseguirsi delle illusioni e delle cadute, il progredire verso severe certezze.